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La Visita di Putin a Nuova Delhi: l’inviato della speranza nelle relazioni bilaterali della difesa

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Fonte: Strategic Culture Foundation http://en.fondsk.ru/print.php?id=2843 09.03.2010

Negli ultimi dieci anni, se qualcosa ha colpito negativamente la maggior parte delle relazioni bilaterali tra l’India e la Russia, ciò è stato la difesa, il settore nel quale entrambi i paesi avevano goduto dei rapporti più intensi. E’ ovvio che, con una minore componente sovietica/russa nel settore della difesa dell’India, essa sarebbe stata per lo più rudimentale o qualcosa di diverso. Come previsto, la visita di Putin in India, l’11 e 12 marzo, avrebbe suscitato molto del pessimismo presente nella maggior parte dell’ultimo decennio di relazioni bilaterali nella difesa. In realtà, è stato Vladimir Putin che ha cercato di dare una nuova svolta alle relazioni bilaterali, durante la sua visita in India, nel 2000, quando entrambi i paesi hanno firmato l’agenda sul partenariato strategico, e si può sperare che durante la sua visita, entrambi i paesi lasceranno indietro le passate differenze rispetto alle relazioni nella difesa, e inaugurino una nuova era di sana e produttiva cooperazione nella difesa. Inutile aggiungere che oltre il cinquanta per cento delle armi dell’India sono di origine sovietica/russa.

La questione più importante, come anche irritantemente cruciale, nella cooperazione bilaterale nella difesa, è quella sull’Admiral Gorshkov. Firmato l’accordo nel gennaio 2004, al prezzo di $ 1,4 miliardi, la portaerei avrebbe dovuto essere consegnata nel 2008. Tuttavia, in seguito, le differenze sull’accordo sulla portaeromobili si sono protratte molto a lungo. Quasi la metà del decennio è passata per raggiungere una soluzione amichevole sulla controversia. I pessimisti e gli estremisti, in India, hanno affermato di voler diversificare le fonti dell’India nel procurarsi materiale per la difesa, in particolare indicando gli Stati Uniti e altri paesi come Israele e Francia. Tuttavia, la classe dirigente indiana, in particolare sotto la guida del Primo Ministro Manmohan Singh, non ha voluto far decadere l’accordo. L’accordo è già costato all’India una cifra enorme, e poi la portaerei che già possiede, la INS Vikrant, è troppo vecchia per essere utilizzata ancora a lungo. L’Admiral Gorshkov, ribattezzata dall’India, INS Vikramaditya, potrebbe solo aiutare l’India a mantenere l’equilibrio nella sua difesa, soprattutto riguardo alla preparazione navale, in una regione concorrenziale e ostile.

L’argomentazione russa è stata che il calcolo iniziale non fosse corretto, in quanto i costi, in seguito ai lavori presso i cantieri Shevmash, sono aumentati drammaticamente. Inoltre, il ritardo del refitting ne ha ulteriormente alzato il costo. E’ stato durante la visita del presidente della Russia, Dmitrij Medvedev, in India, nel dicembre 2008, che una soluzione della questione spinosa è apparsa brillante. Entrambi i paesi hanno concordato nel risolvere rapidamente le questioni controverse, compreso la questione dell’Admiral Gorshkov. Gli ottimisti predissero che il problema sarebbe stato risolto entro ‘tre mesi.’ Tuttavia, infine, necessitò circa un anno o poco più, per una risoluzione definitiva della controversia. La visita del Primo Ministro Vladimir Putin, non avrebbe potuto essere più tempestiva, come oggi. Entrambi i paesi hanno celebrato il 2008 e il 2009 come gli anni dell’amicizia tra le due nazioni. E il 2010 appare propizio, con l’amicizia che sembra dare i suoi frutti nella risoluzione delle controversie, rafforzando ulteriormente la cooperazione bilaterale nella difesa.

Le basi della prossima visita di Putin sono state preparate dal Vice Primo Ministro russo, Sergei Sobjanin, durante la sua visita a New Delhi il 15 e 16 febbraio 2010. Durante la sua visita, Sobjanin ha incontrato il Primo Ministro Singh e i ministri degli affari esteri, della difesa e del commercio. Sembra che la progressiva contrazione della cooperazione India-Russia nella difesa, sarà coperta, e forse anche ampliata, dalla visita di Putin. La gamma di accordi che potranno essere firmati, durante la visita di Putin, conferma questo punto di vista.

Durante la visita di Putin, entrambi i paesi potrebbero firmare tre accordi di cooperazione militare tecnica del valore di 4 miliardi di dollari US. Ciò include anche l’accordo sull’aggiornamento della portaerei Admiral Gorshkov. Come parte della nuova intesa, l’accordo sulla portaerei sarà firmato per 2,34 miliardi di dollari. L’esitazione iniziale indiana, o ciò che uno degli ex Capi di Stato Maggiore della Marina dell’India ha chiamato portaerei ‘Cavallo di Troia’, è stato messa da parte, oggi. L’India, con l’attuale accordo, pagherà l’importo supplementare. Oltre l’affare sulla portaerei, entrambi i paesi potrebbero firmare un altro accordo da 1,2 miliardi dollari per altri caccia navali 29 MiG-29K. Entrambi i paesi potrebbero anche firmare un accordo per lo sviluppo congiunto dell’aereo da combattimento stealth di quinta generazione (FGFA) e dell’aereo da trasporto multi-ruolo (MTA). Come riferito, ci sono anche dei piani dell’India per procurarsi ulteriori 40-45 Sukhoj-30MKI, da aggiungere ai 230 di questi caccia già contrattati. Durante la visita di Putin, l’accordo riguardante il completamento dell’ordine del sottomarino a propulsione nucleare K-152 Akula-II, il Nerpa, per la marina indiana, nel quadro di un contratto di affitto per 10 anni, derivante da un accordo siglato nel 2004, potrà probabilmente avere luogo.

Per quanto riguarda la cooperazione nel settore nucleare, la visita di Putin probabilmente riguarderà anche lo status della cooperazione esistente. La cooperazione della Russia e dell’India, sul nucleare, è davvero fenomenale. La cooperazione della Russia nell’approvazione, ricevuta dall’India, dal ‘Gruppo dei paesi fornitori nucleari’, non può essere negata. Durante la visita di Putin, l’accordo relativo ai reattori nucleari di Kundankulam, nello stato indiano del Tamil Nadu, sarà probabilmente firmato. Ci potrebbe essere un altro accordo per il nuovo sito per reattori nucleari, individuato ad Haripur, nel Bengala occidentale.

Nel mondo globalizzato, in cui la diplomazia economica appare cruciale nelle relazioni politiche, le relazioni India-Russia sono state abbastanza flessibili nell’adattarsi alle mutevoli equazioni globali. Entrambe s’integrano a vicenda nei vari settori, tra cui la difesa è il primo. Oltre la difesa, entrambi i paesi desiderano enormemente un ordine mondiale libero dal terrorismo, dal fondamentalismo religioso, dalle rivalità delle potenze e da ingiuste equazioni globali. Questi obiettivi sono stati/sono in realtà, parte del partenariato strategico che i due paesi sposano. Ora, gli aspetti irritanti nel settore della difesa possono essere risolti, e l’India e la Russia possono aggiungere legami significativi agli altri aspetti della loro partnership strategica, tra cui i rapporti commerciali, nei prossimi giorni.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

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